Tutela legale per vittime di violenze domestiche: cosa sapere e come difendersi
La violenza domestica non è solo un problema privato: è una ferita sociale che colpisce migliaia di persone ogni anno.
10/9/20252 min read
Tutela legale per vittime di violenze domestiche: cosa sapere e come difendersi
La violenza domestica non è solo un problema privato: è una ferita sociale che colpisce migliaia di persone ogni anno. Dietro le statistiche ci sono storie reali di paura, isolamento e sofferenza. Conoscere i propri diritti e le strategie di tutela legale può fare la differenza tra continuare a subire e riprendere in mano la propria vita.
Quando chiedere aiuto: segnali da non ignorare
La violenza domestica può assumere forme diverse: spintoni, minacce, insulti, controllo economico o psicologico. Non sempre lascia lividi visibili, ma il dolore emotivo può essere altrettanto grave.
Esempio reale: Laura, 34 anni, racconta: “All’inizio pensavo fosse solo stress e gelosia. Poi mi sono resa conto che non potevo più uscire senza permesso, e ogni parola sbagliata scatenava urla e minacce. Ho capito che dovevo agire prima che la situazione peggiorasse.”
Strumenti legali a tutela delle vittime
La legge italiana offre diverse possibilità per proteggere chi subisce violenze domestiche:
Denuncia penale: il primo passo per fermare l’aggressore. La Polizia e i Carabinieri possono accogliere la denuncia e avviare un’indagine.
Misure cautelari urgenti: il divieto di avvicinamento, l’allontanamento dalla casa familiare e gli ordini di protezione personale. Sono strumenti immediati per mettere al sicuro la vittima.
Tutela civile e risarcimento: chi subisce violenza può chiedere danni materiali e morali, oltre a benefici economici e sostegno pubblico.
Codice Rosso (Legge 69/2019): accelera le procedure per denunciare violenze domestiche, riducendo i tempi di intervento della giustizia.
L. 168/24: potenzia le misure di protezione delle vittime
Come proteggersi concretamente
Oltre alla legge, ci sono strategie pratiche per tutelarsi:
Raccogliere prove: messaggi, email, registrazioni e referti medici aiutano a documentare gli abusi.
Creare una rete di supporto: amici, parenti, centri antiviolenza e psicologi possono offrire aiuto concreto e accompagnare la vittima nelle decisioni.
Pianificare la sicurezza: sapere dove andare in caso di emergenza, avere numeri di telefono a portata di mano e documenti importanti pronti.
Supporto psicologico: affrontare la violenza richiede anche cura emotiva; gruppi di ascolto e terapie individuali sono strumenti essenziali.
Esempio pratico: Maria, separato dal compagno violento, ha utilizzato il divieto di avvicinamento e un percorso di counseling psicologico. Oggi racconta: “Non è stato facile, ma sapere che la legge era dalla mia parte e avere qualcuno che mi ascoltava ha fatto la differenza.”
Non restare soli
La violenza domestica non è una vergogna: chiedere aiuto è un atto di coraggio. Gli strumenti legali ci sono, ma funzionano al meglio se combinati con supporto emotivo e sociale. Ogni vittima ha diritto a vivere senza paura, e ogni intervento tempestivo può salvare vite e restituire dignità.
Numeri utili in Italia:
1522: numero nazionale anti-violenza e stalking, attivo 24/7.
Centri antiviolenza locali: offrono ascolto, supporto legale e assistenza pratica.
Per qualsiasi consulenza legale o supporto, contatta lo Studio Adele Manno. Il nostro team è pronto ad ascoltarti, offrirti assistenza qualificata e guidarti passo dopo passo nella tutela dei tuoi diritti. Non restare sola/o: la protezione e il supporto sono a portata di mano.
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